Diabete e sindrome metabolica ai tempi del Covid.

La sedentarietà e l’inattività fisica sono aumentate durante la pandemia di covid e hanno di conseguenza aumentato i rischi per la nostra salute. L’attività fisica ha infatti un potere preventivo e terapeutico importantissimo, soprattutto per il diabete di tipo 2, per la sindrome metabolica e per le malattie dismetaboliche in generale. Il movimento, dunque non può che svolgere un ruolo importantissimo nell’era dell’emergenza da COVID-19.

Diabete e sindrome metabolica ai tempi del Covid.

Per contrastare la pandemia di Covid, le autorità governative di tutto il mondo hanno messo in atto misure di lockdown più o meno restrittive. Queste misure hanno naturalmente avuto un impatto diretto sullo stile di vita di milioni di persone, limitando l’attività fisica e aumentando la sedentarietà.

L’inattività fisica e la sedentarietà rappresentano però di per sé un grosso rischio per la salute.

La sedentarietà e l’inattività fisica, infatti, peggiorano il cosiddetto profilo metabolico e aumentano la morbilità e la mortalità cardiovascolare.  Si tratta di un problema particolarmente grave, se si pensa che proprio le persone con comorbidità preesistente si sono mostrate maggiormente vulnerabili all’infezione virale da covid-19. In particolare, la mortalità dei soggetti affetti da diabete di tipo 2, da sindrome metabolica e da obesità è molto più alta di quella di altri soggetti non affetti da queste patologie.

Paradossalmente, però, proprio la permanenza a casa per via del lockdown ha provocato un aumento del consumo di cibi non dietetici e dell’inattività fisica, insieme all’aumento di peso. Tutti elementi in grado di favorire l’insorgenza di diabete, resistenza all’insulina e sindrome metabolica. Tutti elementi nient’affatto utili alla battaglia contro il covid, insomma.

I comportamenti controproducenti praticati durante il lockdown e i rischi di diabete e sindrome metabolica.

L’isolamento dovuto al lockdown ha portato moltissime persone ad assumere comportamenti decisamente dannosi per la salute, in particolare con riferimento al rischio di affrontare in maniera critica l’infezione da coronavirus. Oltre all’impossibilità di praticare attività fisica, a causa dell’obbligo di permanenza in casa e della chiusura dei centri sportici, un ruolo fondamentale è stato giocato da stress e frustrazione.

Il lockdown ha infatti provocato in moltissime persone uno stress psicologico notevole. Lo stress psicologico ha fatto sì che molti cedessero alla depressione e alla frustrazione.

Depressione e frustrazione favoriscono la sedentarietà, la rassegnazione e il ricorso a mezzi compensatori tutt’altro che salutari, primo tra tutti il cibo.

Questi comportamenti favoriscono l’insorgere di malattie cardiovascolari e mettono davanti al rischio di sviluppare la sindrome metabolica, oltre che l’insulino resistenza e quindi il diabete.

Come conciliare attività fisica e isolamento dovuto al Covid? Come fare, allora, a rispettare le regole di distanziamento sociale e al contempo svolgere attività fisica?

Anche se ci si trova in pieno lockdown e palestre e piscine sono chiuse, si possono trovare molti modi creativi per fare comunque attività fisica e limitare la sedentarietà.

Naturalmente, passeggiare all’aperto ogni giorno, resta il metodo migliore. Ma non tutti hanno la fortuna di vivere in campagna e, in alcuni casi, le regole di isolamento non danno la possibilità di allontanarsi più di tanto dalla propria abitazione.

Possiamo però alzarci di tanto in tanto dalla sedia e muoverci velocemente per almeno tre minuti, anche restando in casa. Possiamo fare le scale e non prendere l’ascensore. Non abbiamo bisogno di particolari attrezzature per fare questo tipo di attività fisica.

In Rete, abbiamo la possibilità di reperire diversi tutorial in grado di essere d’aiuto nella necessità di fare attività fisica salutare anche tra le pareti domestiche.

Lo stesso Ministero della Salute, sul suo sito, raccomanda di limitare la sedentarietà proprio per limitare i rischi legati alla pandemia da coronavirus.

Certamente, è necessario non trascurare la prevenzione e informarsi su quali sono i principi di un’alimentazione sana ed equilibrata, in grado di garantire al fisico il giusto equilibrio metabolico.