Assistenza Sanitaria Integrativa: come funziona

Come funziona l’assistenza sanitaria integrativa e quali vantaggi ha per i cittadini?

Benché ormai abbastanza diffusa in Italia, anche sotto forma di fondi sanitari integrativi, le informazioni sull’assistenza sanitaria integrativa non sono facilmente reperibili.

Molti di noi, inoltre, sono influenzati da pregiudizi quando sentono questa definizione perché pensano a Paesi totalmente privi di un sistema sanitario nazionale pubblico ed universale, ad esempio agli stati Uniti. In realtà, l’assistenza sanitaria integrativa prevista dal sistema italiano, così come suggerisce il nome, si integra alla perfezione con la base esistente, costituita dal Sistema Sanitario Nazionale esistente.

In Italia, sono moltissimi i Fondi di assistenza sanitaria integrativa e la loro funzione è quella di, appunto, integrare, o sostituire le prestazioni erogate dalle strutture sanitarie pubbliche.

In questo articolo, cerchiamo di fornire alcune informazioni utili su questa tema così importante.

Assistenza sanitaria integrativa: come funziona

Il Servizio Sanitario Nazionale del nostro Paese è ancora considerato da più parti come uno dei migliori del mondo. Cionondimeno, è evidente l’affanno che lo affligge ormai da diverso tempo: le liste di attesa per le varie prestazioni sono sempre molto lunghe, questa situazione si rivela particolarmente grave per i pazienti affetti da patologie gravi o che comunque richiedono tempi di reazione brevi e cure tempestive.

Per questo motivo, sono sempre più numerosi coloro che si vedono costretti a rivolgersi a strutture sanitarie convenzionate.

È proprio in situazioni simili che l’assistenza sanitaria integrativa può costituire un valido e prezioso aiuto, offrendo la copertura totale o parziale delle spese da sostenere per poter usufruire di queste prestazioni.  

I Fondi di assistenza Integrativa

Il decreto Legislativo numero 502 del 30.12.1992 ha introdotto nell’ordinamento italiano i cosiddetti Fondi di assistenza Sanitaria Integrativa.

Questi possono essere compagnie assicurative, associazioni, enti di vario tipo e società di mutuo soccorso.

Per tutti, vige l’obbligo di iscrizione all’anagrafe dei Fondi Sanitari, istituita nel 2008 dal Ministero della Salute.

L’iscrizione è vincolata al rispetto di determinati requisiti. La richiesta di iscrizione, inoltre, va rinnovata annualmente.

Questi fondi hanno dunque la funzione di affiancare ma non di sostituire il Servizio Sanitario Nazionale, una funzione, appunto, integrativa.

Come si fa ad usufruire dell’assistenza sanitaria integrativa?

Ogni cittadino italiano può liberamente aderire ad un qualunque Fondo, ma molto spesso il suo stesso contratto di lavoro prevede un’adesione di questo tipo.

Non è raro che chi ha un piano di assistenza sanitaria integrativa collegato al proprio contratto di lavoro, non ne sia a conoscenza e quindi non sia in grado di usufruire dei benefici che ne derivano.

Per verificarlo, si possono fare diverse cose:

  • Controllare se sulla propria busta paga esiste la voce “Trattenute per Fondo Sanitario;
  • Verificare se il proprio contratto Collettivo lo prevede, magari con l’aiuto di un patronato o di un sindacato.
  • Nel caso di lavoratori indipendenti, questi possono rivolgersi all’ufficio locale (regionale o provinciale) del proprio albo professionale.

Chi può aderire ad un fondo integrativo?

Verrebbe da rispondere in maniera molto breve a questa domanda: praticamente tutti!

Ma vediamo più in particolare, quali sono le categorie che possono aderire:

  • lavoratori dipendenti
  • liberi professionisti
  • pensionati
  • i loro famigliari

Se l’assistenza integrativa non è già prevista dal proprio contratto di lavoro, dunque, basta informarsi e scegliere la soluzione che meglio di ogni altra risponde ai propri bisogni.

I benefici dell’assistenza sanitaria integrativa

I benefici di una tale scelta sono molteplici. Tra tutti, il grosso vantaggio di poter scegliere con maggiore libertà a quale struttura rivolgersi, con conseguente riduzione o azzeramento dei tempi di attesa, grazie alla copertura delle spese sostenute, totale o parziale.

Insomma, in tempi difficili per la sanità pubblica, tempi in cui sempre più spesso si verifica il dramma della rinuncia alle cure da parte di moltissimi cittadini, l’assistenza sanitaria integrativa sembra essere un concreto spiraglio di luce alla portata di tutti!

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